LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Amina Narimi
Lucida e stordita

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Il punto di partenza della voce è fermo.

 

Rimane il secchio d’acqua che ti porto
la vibrazione del legame.
Rimane la sete

in un sottile movimento
                              lungo il taglio

degli occhi di betulla che ricordo

 

c'è sempre qualche luce se l'aspetti-

se ti metti inginocchiato sei più grande
se risplende un pianto nudo, un solo verso
fessura l'infinito e rifiorisce

la speranza- è un libro fatto d'aria
in cui le note della voce fanno tana
illuminando il gran silenzio mentre sale
lucida, e stordita, una poesia

 Fausto Torre - 31/08/2017 13:17:00 [ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]

Narimi e Lig E. Norant, ci mancherebbe, infatti io dico sempre che uno le cose deve lasciarle sedimentare e dopo lungo tempo semmai operare cambiamenti (sempre che essi avvengano durante la riflessione!). Poi l’opera di revisione è appannaggio dei grandi, vedi Thomas Eliot e Ezra Pound ne La terra desolata. E certamente niente a che fare con una mezza cartuccia come me ;-)
Buona giornata

 Lig E. Norant - 31/08/2017 12:33:00 [ leggi altri commenti di Lig E. Norant » ]

Chiedendo scusa alla Narimi e a Fausto per la mia intromissione...

Condivido il giudizio ed il suggerimnmento di Fausto, critico puntuale e stimato, ancorché non amo applicarlo a quei testi di autori (ma direi a nessun autore), tra cui eccellente la Narimi, che hanno più volte mostrato talento e vocazione alla Poesia. Questo non perché non vi siamo possibili perfezionamenti, sempre possibili, ma perché nell’imperfezione spesso si nascondono o tesori ovvero la possibilità del lettore di esperire la ricerca che, come un cercatore d’oro, lo conduce ad estrarre dall’intero le “proprie pietre” migliori”. Poiché di fronte alla poesia autentica, al talento e alla vocazione (Fausto ha scritto – più o meno – la poesia o c’è o non c’è), che sia la scrittura poetica “naturale” del Gamberino o del Ribani, che sia quella più raffinata di un Morana o della regia magica di un Giordano oppure ancora della metafisica della Narimi,” ma tanti nomi ancora si potrebbero fare, salvo eccezioni, mai vorrei “riscrivere” una poesia se non forse nell’intimo di una lettura silenziosa.

 Fausto Torre - 30/08/2017 21:00:00 [ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]

sì, avevo notato la separazione anche grafica delle strofe, ma io credo che la prima strofe sia una poesia compiuta e perfetta, tanto da oscurare tutto il resto rendendolo quasi didascalico. Quella strofe è di quelle composizioni che hanno in sé tale carattere e timbro da non ammettere contorni. Capisco il tuo bisogno di approfondire, di declinare, ma qui offuschi la luce emanata, la dissipi (ai miei occhi, ovviamente!). Come un improvviso imprigionato in una sonata che ne mortifica la immediatezza, la capacità di colpire e terminare nella forza del silenzio.

 Amina Narimi - 30/08/2017 18:14:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

mi fai felice caro Fausto, tanto..
io avevo già separato, per quanto non divise, queste parti, tra rimane e ricordo..non so se ho capito bene

 Fausto Torre - 30/08/2017 17:37:00 [ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]

qui hai uno splendore sommerso tra il primo verso e la seconda strofe a destra.
Io lascerei che quella prima tra rimane e ricordo vivesse di vita e luce proprie: è una freccia e non dovrebbe essere spuntata.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.